I lavori di ristrutturazione di parte della Club House si sono concentrati sul rifacimento completo degli impianti meccanici: sono stati smantellati i sistemi preesistenti e sono state installate soluzioni innovative, con l’obiettivo di ottenere significativi miglioramenti in termini di efficienza e sostenibilità.

In particolare, sono state sostituite le vecchie caldaie, ancora funzionanti ma non più rispondenti alle attuali normative, con due nuove caldaie a condensazione

Hoval UltraGas 2 da 230 kW, ciascuna ad altissimo rendimento e a temperatura scorrevole. Questi generatori rappresentano una soluzione particolarmente efficiente per il riscaldamento degli edifici, poiché consentono di ridurre al minimo le dispersioni termiche e ottimizzare il consumo di energia. Il sistema è stato completato da uno scambiatore di calore a piastre, che permette di disaccoppiare le nuove caldaie dall’impianto esistente, migliorando ulteriormente la sicurezza e la gestione dell’impianto.

Inoltre, è stato implementato un innovativo sistema per la produzione di acqua calda sanitaria, basato su serbatoi inerziali e produttori istantanei. Il sistema evita l’accumulo di acqua calda di consumo, riducendo così il rischio di proliferazione di batteri come la legionella, garantendo al contempo una disponibilità continua di acqua calda per le esigenze della Club House.

Ė stata poi installata una pompa di calore aria/acqua, pensata per garantire il raffrescamento estivo degli ambienti. Posizionato in modo strategico all’esterno della Club House, l’impianto opera in modo silenzioso ed efficiente, senza arrecare disturbo agli ospiti del club. L'uso di elettropompe di circolazione ad altissima efficienza, dotate di controllo elettronico della velocità, ha inoltre contribuito a migliorare la gestione dei vari circuiti di riscaldamento e raffrescamento.

Infine, è stato implementato un sistema avanzato di contabilizzazione dell’energia per le varie linee di riscaldamento, raffrescamento e acqua sanitaria, che consente di monitorare e ripartire le spese di gestione tra le diverse zone del club. Questo approccio, unito all'utilizzo di moderne tecnologie di termoregolazione elettronica, assicura un controllo preciso e dinamico delle risorse energetiche, riducendo i consumi e promuovendo una gestione più sostenibile​.

L’installazione delle due caldaie Hoval UltraGas 2 nella Club House del Garda Golf rappresenta una scelta strategica per garantire comfort termico, risparmio energetico e sostenibilità ambientale, caratteristiche chiave per una struttura di alto livello come questa, dove l'efficienza energetica e la continuità di esercizio sono fondamentali. In presenza di spazi ampi da riscaldare, come gli spogliatoi all’interno della Club House è infatti importante disporre di un impianto in grado di offrire alte prestazioni con bassi consumi. Hoval UltraGas 2 sfrutta il principio della condensazione per ottenere rendimenti molto superiori rispetto alle caldaie tradizionali, con un'efficienza che può superare il 98%.

Le caratteristiche costruttive della caldaia, in particolare l’utilizzo di materiali resistenti come l’acciaio inossidabile, garantiscono una lunga durata dell’impianto, riducendo il rischio di guasti e interventi di manutenzione. Lo scambiatore a spirale in acciaio inox garantisce una maggiore durata nel tempo e una resistenza alla corrosione, riducendo le necessità di manutenzione. Per un club come il Garda Golf, che ospita frequenti eventi e momenti di ritrovo e deve mantenere un livello di comfort elevato per i soci, la continuità operativa è essenziale.

Grazie alla capacità di modulare la potenza, la caldaia si adatta perfettamente alle variazioni delle esigenze termiche della struttura, senza sprechi di energia. Inoltre, rispondendo in modo dinamico ai cambiamenti delle condizioni ambientali è la soluzione ideale per un contesto che può richiedere fabbisogni termici differenti.

Infine, la predisposizione per l'integrazione con altri sistemi rende la UltraGas 2 la scelta perfetta per una struttura che punta all’implementazione della sostenibilità energetica, per esempio con l’eventuale integrazione di pannelli solari per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Le tecnologie adottate permettono di ridurre drasticamente le emissioni di ossidi di azoto, contribuendo al rispetto delle normative ambientali più stringenti e garantendo una soluzione a basso impatto ambientale.

I lavori di ristrutturazione della Club House, iniziati a febbraio 2024, sono stati ultimati in breve tempo.  Grazie a questo progetto di riqualificazione, il Garda Golf di Soiano ha compiuto un importante passo avanti verso l'efficienza energetica e la sostenibilità.

“Personalmente – sottolinea l’Ing. Adriano Vendramin che ne ha seguito il progetto - sono quasi quaranta anni che conosco e apprezzo le caldaie Hoval. In questo caso nel Garda Golf erano già in uso due caldaia Hoval da quasi quaranta anni, anche se di tipo tradizionale. Ora si poneva la necessità, per esigenze normative, di installare una caldaia a condensazione ed è stato lo stesso cliente, soddisfatto delle performance che l’impianto aveva garantito nel corso degli anni, a proporci di rimanere fedeli al brand Hoval. Mi hanno trovato perfettamente d’accordo, perché  conosco la serietà dell’azienda e la caldaia a condensazione Hoval UltraGas 2 è una soluzione efficiente ed affidabile. Mi ha particolarmente convinto anche il sistema di gestione digitale Hoval Supervisor perché facilita la gestione dell’impianto da remoto, un particolare molto utile laddove, come in questo caso, non è prevista una figura che se ne occupi in loco”.

Sulle potenzialità di Hoval Supervisor e sui plus della soluzione Hoval concorda anche Francesco Gabella della T.V.B. Termo Ventilazione Bresciana, l’installatore che ha tecnicamente curato la messa in opera degli impianti. “Nonostante le tempistiche stringenti e l’ampiezza del progetto che ha infatti previsto non solo la sostituzione della caldaia, ma anche lo smantellamento delle tubature e degli impianti preesistenti, grazie alla precisione del progetto e alla soluzione Hoval, l’intervento ha potuto essere effettuato in un mese.”