Come viene però riscaldata la sede del Papa, il Palazzo Apostolico? Chi immagina un impianto di dimensioni altrettanto gigantesche, si sbaglia.

Insieme ai tecnici del Vaticano, gli specialisti Hoval hanno adattato le prestazioni dell’impianto al fabbisogno energetico effettivo. Invece delle tre caldaie precedenti, ognuna con una potenza di 5,5 Megawatt, ora sono installate tre caldaie industriali ad alte prestazioni Hoval da 3 Megawatt ciascuna. In tal modo la potenza è stata ridotta del 45% circa, cosicché il Vaticano risparmia energia senza che il Papa nei suoi appartamenti nel Palazzo Apostolico e le persone negli ambienti circostanti debbano soffrire il freddo.

In veste di partner qualificato e affidabile, Hoval fornisce un’intera serie di apparecchiature per le chiese, e quindi anche in Vaticano ha partecipato al risanamento della centrale termica e della rete di teleriscaldamento risalente al 1920.

Gli edifici di grandi dimensioni come hotel, scuole e ospedali, e anche magazzini e capannoni industriali, necessitano di molto calore. Anche il fabbisogno termico da reti di riscaldamento locale e teleriscaldamento può essere grande. A tale scopo Hoval offre tecnologie diverse per olio combustibile, gas e biomassa in classi di potenza finemente graduate affinché ogni impianto possa essere progettato correttamente. Un gigante, anche in tema di economicità, è la caldaia a 3 giri Titan-3. Nella sua classe di potenza massima arriva fino a 20 Megawatt.

La parola chiave è «economicità»: nel corso della vita utile di una caldaia ad alte prestazioni, calcolata realisticamente in vent’anni, i costi di esercizio superano considerevolmente l’investimento iniziale. Con le sue caldaie ad alte prestazioni, Hoval dimostra che una massiccia riduzione dei costi di esercizio è possibile: a seconda dell’impianto è possibile risparmiare fino a sei volte il costo d’acquisto iniziale.