Riscaldamento a pellet per il Fiore di Pietra
Riscaldamento a pellet per il Fiore di Pietra
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Il legno regionale conquista le cime della Svizzera e diventa un’importante fonte energetica Il Fiore di Pietra sulla cima del Monte Generoso, opera dell’archistar Mario Botta, è riscaldato da una centrale a pellet Hoval.
Questo affascinante edificio con il suo sistema di riscaldamento invita ad aprire lo sguardo a nuove prospettive, anche energetiche.
Oggi i visitatori vengono accolti da un altro spettacolo incantevole: Mario Botta, architetto svizzero di fama mondiale conosciuto per chiese, cappelle, edifici residenziali e uffici dalle linee geometriche rigorose, ha progettato per il Monte Generoso un edificio che ricorda un fiore in pietra spigolosa: al suo interno, due ristoranti e una sala conferenze con grandi vetrate lasciano spaziare lo sguardo sulle montagne e sul lago. Ora il Monte Generoso è diventato un’attrattiva anche per gli appassionati di architettura.
Proprio perché sviluppa e propone tutte le tecnologie di riscaldamento, Hoval è in grado di trovare la soluzione migliore per qualsiasi esigenza.
Più caldaie in cascata ma solo con energia rinnovabile
L’edificio precedente era riscaldato a olio combustibile, ma per il Fiore di pietra il legno sembra essere una soluzione nettamente migliore. Chiaramente anche il pellet deve essere trasportato in quota con il treno. Ma, a maggior ragione in un contesto tanto imponente, il rispetto della natura ha una rilevanza notevole, che porta a prediligere una fonte energetica rinnovabile CO₂ neutrale. Nel Fiore di pietra sono installate due caldaie Hoval BioLyt (160) che possono raggiungere una potenza termica di 320 kW. A seconda della quantità di calore richiesta ne viene accesa una sola o entrambe. Due accumulatori tampone Hoval EnerVal (3000) completano alla perfezione il sistema: tengono pronta una riserva di energia e la forniscono direttamente quando necessario, in modo che la caldaia a pellet non debba intervenire ogni volta che variano i consumi, accendersi e spegnersi troppo spesso. Nella modalità di funzionamento continuo garantiscono la massima efficienza.
Una pompa a pressione fissa per il trasporto pneumatico del pellet
Perché il pellet e non il cippato? Il pellet fornisce più energia per metro cubo e occupa molto meno spazio nel deposito perché compatto e facilmente trasportabile. Queste caratteristiche ne fanno la soluzione ideale per un luogo così remoto: per coprire il fabbisogno termico annuale, calcolato in 400 MWh, si devono in ogni caso trasportare sul Monte Generoso da 90 a 100 tonnellate di pellet. Il serbatoio del combustibile viene scaricato dal camion e trasferito sul treno. Per scaricare il pellet dal treno e dal serbatoio si utilizza una pompa a pressione installata all’ingresso del deposito.
Altri argomenti a favore del pellet
Si potrebbe pensare che sarebbe stato più semplice utilizzare una pompa di calore, ma la questione non si è proprio posta: una pompa di calore aria/acqua non riuscirebbe a garantire la potenza richiesta alle basse temperature tipiche dell’alta montagna. Inoltre la pompa di calore salamoia/acqua richiederebbe uno scavo che sarebbe difficoltoso in un terreno così roccioso. Queste evidenze e considerazioni aggiungono altri argomenti a favore dell’impiego del pellet in alta montagna.
Proprio perché sviluppa e propone tutte le tecnologie di riscaldamento, Hoval è in grado di trovare la soluzione migliore per qualsiasi esigenza. Per i luoghi isolati, che non vengono raggiunti dalla linea del gas e nei quali, per ragioni climatiche e geologiche, non è possibile utilizzare una pompa di calore, il pellet rappresenta un’alternativa ecologica all’olio combustibile. La centrale di riscaldamento sul Monte Generoso ne è un chiaro esempio.