Refrigerante R290 per condizionatori: guida e avvertenze
Refrigerante R290 per condizionatori: guida e avvertenze
Quali sono i criteri da seguire in fase di progettazione?
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Quando si utilizza il refrigerante R-290, gli aspetti da considerare sono:
- pericolo di infiammabilità;
- pericolo di esplosività;
- tossicità per l’uomo;
- sicurezza (anche in fase di trasporto e stoccaggio);
Le normative di riferimento su questo punto sono:
- Circolare VVF n. 9833 del 22 luglio 2020 - Disposizioni di prevenzione incendi per gli impianti di climatizzazione inseriti nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi;
Regola dell’arte: la norma UNI EN 378:
- UNI EN 378-1: 2021 «Sistemi di refrigerazione e pompe di calore - Requisiti di sicurezza e ambientali - Parte 1: Requisiti di base, definizioni, criteri di classificazione e selezione»;
- UNI EN 378-2: 2017 «Sistemi di refrigerazione e pompe di calore - Requisiti di sicurezza e ambientali - Parte 2: Progettazione, costruzione, prova, marcatura e documentazione»;
- UNI EN 378-3: 2021 «Sistemi di refrigerazione e pompe di calore - Requisiti di sicurezza e ambientali - Parte 3: Sito di installazione e protezione delle persone»;
- UNI EN 378-4: 2020 «Sistemi di refrigerazione e pompe di calore - Requisiti di sicurezza e ambientali - Parte 4: Conduzione, manutenzione, riparazione e recupero»;
Regola dell’arte: la norma UNI EN 378:
- UNI EN 378-1: 2021 «Sistemi di refrigerazione e pompe di calore - Requisiti di sicurezza e ambientali –
- Parte 1: Requisiti di base, definizioni, criteri di classificazione e selezione»: specifica i requisiti per la sicurezza delle persone e dei beni, fornisce una guida per la tutela dell'ambiente e stabilisce procedure per il funzionamento, la manutenzione e la riparazione di impianti di refrigerazione e pompe di calore, e il recupero dei refrigeranti. Questa parte della EN378 specifica i criteri di classificazione e di selezione applicabili ai sistemi di refrigerazione.
Regola dell’arte: la norma UNI EN 378:
- UNI EN 378-2: 2017 «Sistemi di refrigerazione e pompe di calore - Requisiti di sicurezza e ambientali - Parte 2: Progettazione, costruzione, prova, marcatura e documentazione»; La parte 2 della norma è applicabile alla progettazione costruzione e installazione dei sistemi refrigeranti incluse le tubazioni, i componenti e i materiali. Include i materiali non coperti dalle EN378-1, EN378-3 o EN378-4 direttamente associati a questi sistemi, Specifica inoltre i requisiti per la prova, la messa in servizio, la marcatura e la documentazione.
Regola dell’arte: la norma UNI EN 378:
- UNI EN 378-3: 2021 «Sistemi di refrigerazione e pompe di calore - Requisiti di sicurezza e ambientali - Parte 3: Sito di installazione e protezione delle persone»; Specifica i requisiti dei luoghi di installazione delle apparecchiature, come ad esempio le sale macchine, definendo le specifiche per l’aerazione, le porte, gli accessi, l’illuminazione, gli allarmi e i rilevatori. Riporta inoltre come deve essere equipaggiato il personale che effettua le operazioni.
Regola dell’arte: la norma UNI EN 378:
- UNI EN 378-4: 2020 «Sistemi di refrigerazione e pompe di calore - Requisiti di sicurezza e ambientali - Parte 4: Conduzione, manutenzione, riparazione e recupero»;
Indica quali sono le istruzioni operative e la documentazione per la corretta conduzione e manutenzione dell’impianto. Ampia parte è poi dedicata alla gestione del gas refrigerante nelle sue operazioni di recupero, riciclo, rigenerazione, trasporto, stoccaggio e smaltimento.
A cosa fare attenzione?
Considerate tutte queste premesse, già in fase di progettazione occorre considerare alcuni importanti fattori. Ė, infatti, fondamentale evitare le perdite del refrigerante sia per ragioni di sicurezza sia per motivi ambientali. In termini di sicurezza, se può essere minimizzata la probabilità della perdita di un refrigerante, ne consegue una riduzione del rischio di infiammabilità.
Riguardo all’impatto ambientale, sebbene gli HC abbiano zero ODP e GWP irrilevante, la perdita di refrigerante da un sistema porterà ad una riduzione dell’efficienza del sistema e della prestazione (es. riduzione della capacità di raffreddamento), producendo un aumento del consumo di energia.
La perdita di alcuni grammi di carica di refrigerante può aumentare il consumo energetico di qualche percentuale e le temperature del sistema di raffreddamento originariamente previste dal progetto potrebbero non essere più raggiungibili.
I plus delle pompe di calore Hoval
In questo contesto molto diversificato, come si collocano le soluzioni Hoval? Le pompe di calore Hoval contengono solo una piccola quantità di refrigeranti e vantano un’ottima tenuta.
Hoval utilizza inoltre solo refrigeranti conformi alla normativa vigente e anche refrigeranti alternativi che fanno scendere il valore GWP quasi a zero. Le nuove pompe di calore Belaria pro compact e Belaria pro comfort funzionano infatti con il refrigerante naturale R-290 o con il propano (che ha un valore GWP pari a 3). Sono pompe di calore molto silenziose, che vengono installate all’esterno e raggiungono temperature di mandata di 70 gradi. Con una potenza nominale compresa tra 8 e 24 kW, la gamma Belaria pro si adatta perfettamente alla nuova realizzazione o al risanamento di case unifamiliari.
HOVAL propone soluzioni diversificate:
- Pompe di calore condensate ad aria;
- Pompe di calore condensate ad acqua;
- Pompe di calore per esterno;
- Pompe di calore per interno;
Le soluzioni più «delicate» sotto il profilo della sicurezza sono quelle per interno, specie se confinate in ambienti seminterrati o interrati. In questo caso, a fronte di tutti gli aspetti coinvolti, non esiste una normativa specifica ma occorre prendere in esame diversi aspetti importanti.
Stai per intraprendere un progetto impiantistico? Hoval ti può affiancare con le sue competenze e il suo know how.
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